Idea progetto: come ricavare un camera in più…

La nuova cameretta per dare indipendenza al figlio più grande

Nel corso della vita il mutare delle esigenze funzionali inducono spesso a pianificare nuove “soluzioni abitative”. Se la famiglia “cresce”, oppure quando i ragazzi reclamano la loro indipendenza, sono questi i momenti in cui generalmente si è portati a fare delle scelte.

E qui nasce la fatidica domanda:

<< Cercare una nuova casa oppure tentare di ricavare nuovi spazi in quella dove già si abita?!>>

Non è mai facile dare certa ed immediata risposta a tale quesitone, in quanto la scelta porta sempre con se una miriade di interrogativi di ordine tecnico-pratico ed economico il cui esito non è così scontato.

Certamente vi saranno casi in cui, per ovvie ragioni di poco spazio, non vi saranno proprio “margini di manovra”: l’unica soluzione sarà quella di “armarsi” di tanta pazienza e mettersi alla ricerca di una nuova casa, magari ponendo in conto di dover vendere quella in cui già si abita, organizzare il successivo trasloco, nonché mettere sul “piatto della bilancia” tutti i costi necessari alla “noiosa operazione”, tra i quali spese tecniche, agenzia, notaio, imposte, etc. etc., insomma una vera impresa!

Talvolta però la soluzione può anche essere molto più semplice ed a portata di mano.

Quando la casa in cui già si vive è di medio-ampia metratura si può tentare la “seconda strada”, quella di adeguare l’immobile allo scopo di assecondare le proprie maturate esigenze.

Generalmente quest’ultima soluzione, ove fattibile, risulta quasi sempre la migliore, in quanto consente di “risparmiare” qualcosa sia in termini economici che pratici (niente trasloco, agenzia, notaio, etc.), salvo essere disposti a sopportare un minimo disagio che “avere i lavori in casa” ovviamente comporta.

Certamente affrontare una ristrutturazione, ancorché modesta, può essere difficile soprattutto se non si sono già avute esperienze in merito, non contando che comunque questa operazione spesso nasconde in se molte insidie e criticità, a cui non è sempre facile dare soluzione se non si ha un minimo di “metodo” e padronanza della materia.

Niente paura però!

Anche se tu dovessi appartenere alla cerchia di coloro che non hanno mai ristrutturato, potrai sopperire a questo beneficiando della mia guida gratuita “Imparare a ristrutturare in 5 semplici passi”, una risorsa che potrà esserti di sicuro aiuto per capire come “muoversi” senza rischiare di incappare in problematiche stressanti ed economicamente “dolorose”!

Adesso, per farti capire concretamente quanto a volte sia più semplice del previsto trovare una soluzione “in casa”, ti illustrerò un caso concreto che ho recentemente portato a termine.

Il progetto…

Adeguamento funzionale di un appartamento per civile abitazione conseguente alla “crescita” della famiglia: spazio per la “nuova arrivata” ed indipendenza per i ragazzi più grandi

L’obiettivo…

Ricavarne una terza camera da letto senza perdere la funzionalità degli altri locali con particolare riferimento ai due bagni di cui è dotata l’abitazione.

L’intervento…

Come spesso accade in questi frangenti l’occasione è utile per effettuare un restyling generale della casa, ma anche un adeguamento di tipo impiantistico.

Quando si imposta la progettazione di intervento di questo tipo, in concomitanza con le esigenze progettuali che scaturiscono dai bisogni della committenza, sono sempre da tenere di conto le prescrizioni normative di ordine igienico sanitario impartite dal D.M.  5 LUGLIO 1975:

  • Le stanze da letto debbono avere una superficie minima di mq 9, se per una persona, e di mq 14, se per due persone;

  • Ogni alloggio deve essere dotato di una stanza di soggiorno di almeno mq 14;

  • Le stanze da letto, il soggiorno e la cucina debbono essere provvisti di finestra apribile verso l’esterno di ampiezza sufficiente a garantire un rapporto Cd. “aereoilluminante” non

    inferiore ad 1/8 della superficie del pavimento del locale al quale attengono.

Tali disposizioni possono essere anche rese “più stringenti” (ovvero ancora più specifiche) dai Regolamenti Edilizi locali, diversi da comune a comune.

La soluzione progettuale individuata di concerto con i proprietari, sulla base dei vincoli tecnico-normativi di cui ho parlato, nonché delle condizioni tecnico-pratiche insite nell’appartamento, ha consentito di ricavare la terza camera da letto in prossimità di uno dei due bagni presenti, più precisamente quello posto tra le due camere esistenti.

Questa scelta è stata ponderata anche dalla necessità di assicurare un idoneo rapporto di aereoilluminazione, circostanza pienamente garantita dall’ampia finestra presente nell’originario servizio igienico.

Naturalmente in funzione di tale scelta occorreva dare risposta alla “perdita” di uno dei bagni nella zona notte: la soluzione è stata quella di ricreare il secondo servizio ricavandolo nell’originario ripostiglio adiacente alla cucina, mossa che si è rivelata vincente anche al fine di dotare la zona giorno di un proprio accessorio igienico.

L’occasione è stata ottimale anche per creare un piccolo vano di servizio, anticamera del nuovo bagno, dedicato a zona lavanderia.

La funzionalità del vano ad uso ripostiglio non è andata persa ma è stata semplicemente ricollocata creando un nuovo locale accessorio ricavandolo “a ritaglio” di un angolo del soggiorno/pranzo, senza che ciò pregiudicasse la fruibilità di quest’ultimo locale principale.

La medesima fruibilità non è stata alterata neanche dal modesto ampliamento del bagno esistete posto accanto allo spazio living, operazione scaturita dall’esigenza dai proprietari di avere un bagno nella zona notte più ampio e confortevole.

Com’è possibile vedere nella slideshow progettuale sopra riportata, i lavori sono consistiti in una  serie mirata di demolizioni e costruzioni di setti divisori, operazione attuata con semplicità e senza pregiudizio della statica dell’immobile essendo quest’ultimo caratterizzato da una struttura portante a telai in cemento armato (i muri interni sono semplici partizioni divisorie non aventi alcun interesse strutturale).

Come già anticipato l’occasione dell’intervento è stata motivo di rinnovo completo delle finiture interne (rifacimento pavimenti, rivestimenti, impianti tecnici, pitture decorative, etc.) e di parte degli arredi interni.

La scelta di questi è stata facilitata da uno studio approfondito degli ambienti voluto dalla committenza al fine di “mettere a punto” in modo preventivo i minimi dettagli estetici e funzionali.

A tale necessità ho dato risposta sviluppando dei rendering fotorealistici significativi di ciascun ambiente, in modo che potessero essere apprezzati i risultati conseguibili prima ancora di essere realizzati, condizione che ha consentito di addivenire dopo alcune ipotesi valutate insieme alla proprietà, alla soluzione finale visibile nelle immagini sotto riportate.


Questo articolo fa parte della rubrica “Idee progetto” uno spazio messo a disposizione sul blog SAPERECASA.IT per la divulgazione di esempi reali di ristrutturazione d’interni proposti dai membri iscritti al Gruppo Fb Saperecasa.

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